Racconti
dell’ombra, Prefazione
a cura di Massimo Caviglione. L'Ombra, entrata da secoli nell'immaginario collettivo occidentale come l'elemento immateriale “che sfugge” per eccellenza, appartenente al mondo fisico e anzi proprio definita e misurata attraverso strumenti ottici e scientifico-matematici, prima ancora che per elaborazione artistica, sembrerebbe per trasmutazione immediata prenderne le distanze, diventando quindi una presenza assente e assurgendo quasi per compimento della sua stessa, autentica
natura alla sede dell'ultra-fisico, a simbolo del misterioso Oltre.
La poesia, l'epica, ma anche la mitologia e la stessa storia delle religioni sono dense di riferimenti alle ombre, con
una particolare messa
in rilievo del loro aspetto inquietante, fantasmatico: dominio dell'Opposto e del Buio per antonomasia, hanno quasi da sempre rappresentato, in una dualità di chiara origine manicheistica, un regno a sé stante, parallelo ma remotissimo dalla nostra quotidianità, in ultima analisi impenetrabile ad ogni indagine della logica e della ragione, minaccia costante per la nostra vita mortale, o al contrario sua matrice e compimento. Questi Racconti dell'ombra di Erika Dagnino di ombre, e di ombra, appunto, trattano, ma proprio per questo non se ne offre alcuna anticipazione: sarà la narrazione stessa, compattamente poetica e sottilmente concettuale, attraverso
la singolarità del suo dettato, a fornire a chi legge i suoi
suggerimenti, densissima ed elusiva,
evanescente ma concreta, come la sua genesi ispirativa. |