Gèr e Màl

 

L’esperienza del presente si traduce nel percepire un’immobile continuità che induce a dimenticare 

il fluire del tempo; solo il distacco e la memoria ci assicurano la conoscenza del divenire. 

Anche la vicenda di un’amicizia può trasmutarsi in consapevolezza di una realtà così comune da essere dimenticato.

La Dagnino all’interno di una narrazione dallo stile limpido lascia trasparire la malinconia esistenziale 

di un tempo che passa e che la letteratura invano cerca di rendere eterno. 

 Giuliano Ladolfi, giovedì 14 gennaio 2010  www.atelierpoesia.splinder.com 

 

 

La scrittura della Dagnino assomiglia alla musica, o meglio a tipi di musica cui non siamo abituati

e non perché dissonanti o stonati, ma perché richiedono, per essere ascoltati, un orecchio diverso.

Pensiamo ad esempio la sintesi granulare, dove ogni suono ha una sua precisa funzione, ma solo 

tutti insieme, ognuno nel suo specifico tempo, producono un suono collettivo più grande, che

solo l’intero ci permette di riconoscere.

 

Alessio Pracanica, Lipari.biz,  07 aprile 2009   (leggi recensione)